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Chi contattare in Comune: Servizi Sociali

Contributo mensile erogato da un fondo istituito da Regione Liguria allo scopo di mantenere a domicilio anziani non autosufficienti e disabili gravi che hanno una famiglia (o chi ne fa le veci) che si fa carico della loro assistenza.

Le disposizioni regionali definiscono il profilo di Non Autosufficienza come segue:
Persona che:
- non si alimenta da sola e ha bisogno di essere imboccata
- non è in grado di vestirsi e di lavarsi
- ha bisogno d'aiuto per muoversi all'interno e all'esterno dell'abitazione
- ha gravi disturbi cognitivi e comportamentali che alterano i rapporti relazionali con i familiari e con l'esterno
- è portatrice di comorbilità di più di due patologie disabilitanti, con trattamenti farmacologici necessari ripetitivi o urgenti, con prognosi evolutiva"

Possono presentare domanda i cittadini italiani o gli extracomunitari titolari di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo che:
1) abbiano compiuto 65 anni e siano invalidi al 100% con riconoscimento dell'indennità di accompagnamento o abbiano presentato domanda di riconoscimento all'ASL; oppure siano portatori di handicap grave ai sensi della l. 104/92;
2) abbiano una situazione reddituale e patrimoniale della famiglia corrispondente a un valore ISEE non superiore a € 10.000

Tutti i requisiti d'accesso devono essere posseduti al momento di presentazione della domanda.

Qualora nello stesso nucleo familiare siano presenti due o più persone non autosufficienti, è possibile riconoscere una misura per ciascuno dei soggetti non autosufficienti.

Per accedere al contributo è necessario che sia: accertata la non autosufficienza attraverso una valutazione effettuata dall'Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) istituita dall'ASL e composta da geriatra o fisiatra, medico di medicina generale e assistente sociale del comune di residenza del richiedente; predisposto un Piano Individualizzato di Assistenza (PIA) che comprende tra l'altro l'individuazione del responsabile del caso (case manager) che dovrà effettuare le verifiche periodiche; sottoscritto il Patto Assistenziale con la famiglia o chi ha in carico l'anziano o il disabile, in cui si dichiara l'impegno all'assistenza a domicilio e a non accedere a forme di residenzialità permanente.

L'assistenza può essere fornita da un'assistente familiare (badante) regolarmente assunta; una cooperativa tramite l'acquisto di prestazioni assistenziali; la famiglia o la persona che si fa carico dell'anziano o del disabile, con assunzione di responsabilità per la tutela e la cura della persona.

L'ammontare del contributo è calcolato in relazione al valore ISEE; il beneficio non è cumulabile con l'Assegno Servizi; se la persona che accede alla misura ha in corso anche l'Assegno, questo viene revocato.

La domanda di concessione del contributo deve essere presentata su apposito modulo a cui dovrà essere allegata la seguente documentazione: scheda regionale di segnalazione compilata dal medico di famiglia; copia del verbale di accertamento di invalidità civile o di handicap; oppure copia della domanda presentata all'ASL in caso di richiesta in corso di accertamento; copia della certificazione rilasciata da strutture ospedaliere, Istituti Scientifici o ASL nel caso di disabili considerati gravi ex lege (persone down e malattie rare); certificazione ISEE; copia del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo in caso di cittadino extracomunitario

Il modulo di domanda può essere ritirato presso gli sportelli del Distretto Socio Sanitario di zona, o scaricato dai siti internet. Una volta compilato deve essere consegnato ai Distretti Socio Sanitari della ASL 3 Genovese.

Il modulo di domanda (pdf - 129.96 Kb ), è disponibile anche nei Distretti Socio Sanitari e Sociali e sul sito ASL 3 genovese

L'erogazione della misura è subordinata alla disponibilità dei fondi assegnati dalla Regione Liguria ai Distretti Socio Sanitari.

Riferimenti normativi: Legge Regionale n.12 del 2006, titolo V, Delibera della Giunta regionale N.1106 del 2006 (scaricabili dai link a fondo pagina)


Per approfondire (su altri siti): Legge Regionale n.12 del 2006, titolo V; Delibera della Giunta regionale N.1106 del 2006

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